Intervista con uno xenofobo

Quindi Lei è razzista?
Beh, l’ho detto poco fa.

Odia tutti i neri?
No, perché dovrei? Solo non mi piacciono.

Cos’altro non le piace?
I ragni. I ragni sono brutti; sono aberrazioni della natura.

Pensa che anche i neri siano aberranti?
A volte mi piace chiamarli “negri,” mi fa ridere. Rende più l’idea di scimmiesco.

E i ragni, cosa fa, li schiaccia?
A volte sì, è il metodo migliore.

Schiaccerebbe anche i neri, se potesse?
No, sono troppo grandi.

E se avesse una ciabatta grande abbastanza?
Non ci ho mai pensato. Forse converrebbe metterli sotto una pressa.

Una pressa per annientarli?
No, per farli piccolini. Così si possono schiacciare con una ciabatta normale.

Quindi lei vorrebbe uccidere tutti i neri?
Se mi stanno lontano non creano problemi, come i ragni.

Li rimanderebbe tutti a casa loro?
Sì. Oppure al sud Italia.

Ma così il sud si riempirebbe di non italiani, non crede?
Dubito noterei alcuna differenza.

Ma Lei è mai stato al sud italia?
Sono stato a Torino.

Pensa che un’immigrazione massiccia farebbe scomparire le tradizioni italiane?
Anche in Africa si odiano tra uno stato e l’altro, non avrebbero problemi a scendere ad un approccio regionale.

E la pizza? E il caffè?
Non vedo nessuno rimpiangere le belle tradizioni dell’Impero Romano. I tempi cambiano.

È un pensiero molto progressista per uno xenofobo.
Ora è Lei a ragionare per luoghi comuni. Per la sua logica il bigotto dovrei essere io, non Lei.

Ma almeno pensa che i neri siano inferiori?
Inferiori a chi?

Agli italiani.
No, sono solo brutti.

Ma ci sono anche italiani brutti.
Infatti non mi piacciono.

Quindi le sembra giusto discriminare qualcuno solo perché è brutto?
Trovo giusto passare l’estate al mare anziché in una palude. Non vedo nulla di male nelle discriminazioni.

Ma i neri non le piacciono o ne ha paura?
Forse ne ho paura, ma non mi va di metterla in questi termini.

Per quale motivo?
Lei di cosa ha paura?

Di perdere il posto di lavoro. Perché?
Questa è una paura razionale, non la posso usare per ridicolizzarla.

Capisco. Quindi si sente deriso da parole come xenofobia?
Non è la parola, è come la gente la usa.

E come la usano?
Come una pressa.

Può difendersi da un simile attacco?
La violenza è la risposta migliore. Ma molti cedono alla tentazione della politica.

Si riferisce ai rappresentanti xenofobi?
Xenofobi? No, loro sono degli imitatori, come chi li segue.

E cosa simulano?
Di odiare i neri, ma in realtà non gli frega niente.

E perché dovrebbero farlo?
Per andare contro l’inferiorità bianca.

Mi può spiegare di cosa si tratta?
Del fatto che l’uomo bianco etero ormai è l’unico a poter essere criticato in un discorso. Chiunque critichi gli altri è uno stupido ignorante.

Pensa che i messaggi xenofobi non debbano venir soppressi nei social media?
A me non piacciono neanche gli uomini bassi, ma nessuno protesta se lo scrivo su facebook.

Ma vietare a queste persone dei diritti fondamentali sarebbe anticostituzionale, non crede?
Chi ha parlato di divieti? Non mi piacciono, è un problema mio.

Eppure molti xenofobi non si limitano a tenere il problema per sé stessi.
Non sono razzisti quelli. In piazza scendono tutti quelli feriti dall’inferiorità bianca. Ormai è diventato una moda, come la difesa dei finocchi.

Come pensa si potrebbe combattere questo fenomeno?
Non sono contro i finocchi io, lasciano più donne per me. Il problema sono le lesbiche.

Mi riferivo al razzismo come fenomeno di massa.
Promuovendo il dialogo, sopratutto con chi dice di essere razzista. Così finalmente scoprirà di non esserlo e la smetterà di infangare il nostro nome.

Cosa ne pensa della sensibilizzazione nelle scuole?
Ci dovrebbero essere più bimbi negri nelle classi, così che sin da subito ci si abitui a vederli. E più scimmie nei libri di scienze, per notare le differenze.

Pensa che la conoscenza aiuti l’integrazione?
Certo, almeno per i negri. Non per i terroni, però. No, quelli più li conosci più li eviti.

2 thoughts on “Intervista con uno xenofobo

  1. Hola,

    ho cercato di ridere poco, dalle mie parti è facile prendersi del razzista da qualche vegano (non abitante di Vega) o diversamente inabile.

    bye

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